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Curiosità: l’odore del caffè aumenta la concentrazione

caffè e concentrazione

Da sempre sappiamo come il profumo di caffè aumenti la concentrazione e uno studio condotto da alcuni scienziati inglesi su richiesta del Royal Automobile Club lo conferma, sottolineando come l’odore del caffè tenga alta la concentrazione alla guida. Lo stesso effetto è dato dalla menta, cannella e sale marino, mentre distraggono la persona il profumo di pino, erba di prato e fiori.

Caffè e studio: un legame noto

La concentrazione cala quando subentrano stress, ansia e preoccupazione per gli esami. In questi casi si cerca un alleato per le ore di studio matto e disperato e la caffeina aiuta davvero a stare concentrati, migliorando attenzione e memoria. Meglio scegliere il decaffeinato – come quello proposto da Portioli – per non soffrire di insonnia e ansia anche di notte.

Basta una sola tazzina di caffè per alzare la soglia di attenzione e 200 ml di caffeina hanno lo stesso effetto di un riposino di 20 minuti, aumentando la produttività dello studente. Basse dosi di caffè assunte in modo regolare migliorano le capacità cognitive, a patto di non esagerare.

Per un effetto potenziato si può aggiungere al caffè un cucchiaino di zucchero, che migliora la memoria verbale.

Come aumentare la concentrazione con il caffè

Il consiglio in più per aumentare la concentrazione con il caffè è quello di abbinarlo al cioccolato, come nel caso del mocaccino o dei cioccolatini al caffè. Uno studio dell’Università di Clarkson indica che il matrimonio tra caffè e cioccolato aumenta la produttività. (Fonte)

Lo studio ha evidenziato come caffè e cioccolato aiutino ad allontanare ansia, stanchezza e calo di energie e i risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica BMC Nutrition. Dallo studio è emerso come il cacao aumenti l’afflusso di sangue al cervello e aumenti concentrazione e attenzione, combattendo la stanchezza e aiutando a recuperare le energie.

Una bevanda con caffè e cioccolato è perfetta per lo studente che vuole concentrarsi per studiare meglio o fare i compiti in modo produttivo.

Caffè: aumenta davvero la memoria?

Secondo una ricerca della University of Wisconsin-Milwaukee negli Stati Uniti per migliorare la memoria si devono bere tre caffè al giorno, ma non solo. Oltre a una maggiore memoria a lungo termine, 262 milligrammi di caffeina proteggono il cervello dalla demenza senile. La ricerca ha analizzato un gruppo di anziani e chi beveva quotidianamente tre tazzine di caffè riduceva del 36% il rischio di demenza o deficit cognitivo rispetto a chi non lo beveva.

In conclusione, quindi, il caffè aumenta davvero la memoria. Lo studio conferma che a migliorare non è solo la memoria a lungo termine, ma anche quella a breve termine e l’apprendimento. Chi beve caffè ricorda con maggiore chiarezza e precisione ciò che vede o legge rispetto a chi non lo beve, dato che il caffè contiene noradrenalina, un ormone che fissa i ricordi nella mente.

Caffè con lo zucchero: un segreto per studiare e lavorare meglio

Chi vuole studiare e lavorare meglio può accontentarsi di una sola tazzina per vedere aumentare la soglia dell’attenzione, come dimostra il fatto che al mattino ci si sente subito più svegli dopo aver bevuto un caffè. 200 ml di caffè hanno sull’organismo gli stessi effetti di una dormita di 20 minuti e per questo il caffè aiuta a studiare.

La bevanda più amata dagli italiani migliora le facoltà cognitive (memoria, attenzione e ragionamento) soprattutto se consumata regolarmente e a basse dosi. Ecco perché nei luoghi di studio e negli uffici non manca mai un distributore di caffè.

Oltre a questo la caffeina migliora la memoria visiva, che permette di visualizzare nella mente le pagine del libro, e la concentrazione con una maggiore velocità di elaborazione delle informazioni. Per questo bastano 75 milligrammi di caffeina, che permettono alle sinapsi di lavorare più velocemente scambiandosi informazioni e cogliendo nessi, ma anche di ragionare con più lucidità.

Tra gli effetti positivi del caffè c’è anche l’aumento dell’attenzione e per questo si consiglia il consumo di questa bevanda a chi viaggia di notte o lavora in settori delicati. Bastano 200 milligrammi di caffeina per contrastare la stanchezza e i riflessi rallentati. Maggiore attenzione va data al consumo di zucchero con il caffè.

Un cucchiaino ogni tanto – sempre senza esagerare – migliora l’attenzione grazie all’interazione tra il glucosio e lo zucchero contenuto naturalmente nella caffeina. Troppo zucchero aggiunto alla tazzina annulla, invece, gli effetti positivi del caffè.

Ad ogni modo il caffè rappresenta la bevanda ideale per chi studia o lavora e sicuramente il suo impatto e la sua influenza su attenzione, concentrazione e ragionamento sono molto importanti e scientificamente dimostrati. Per questo se devi dare un esame importante, affrontare un colloquio di lavoro o altre situazioni in cui vuoi essere sveglio e carico non dimenticarti di bere una tazza di questa bevanda, scegliendo caffè di qualità come quello proposto da Portioli. I risultati sono garantiti!

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