La frase più bella che tutti noi amiamo sentirci dire la mattina è sicuramente “ti ho preparato il caffè” dato che la tazza di caffè nero fumante appaga i sensi e permette di cominciare la giornata con una marcia in più. Piacere peccaminoso e sicuramente ripetuto più volte al giorno il rito del caffè conquista tutti.
La domanda che molti si fanno è: quante tazzine consumare per non incorrere negli effetti indesiderati della caffeina?
Quante tazzine bere ogni giorno?
La Food & Drug Administration e l’Autorità europea per la sicurezza alimentare considerano ideale in un adulto sano il consumo di 4 tazzine di espresso al giorno per non avere effetti sul fisico. Questo corrisponde a una quantità di caffeina pari a 300/400 milligrammi dato che ogni singolo espresso ne contiene in media 85/90 milligrammi.
Effetti del caffè e della caffeina
Il caffè e la caffeina hanno diverse proprietà benefiche a partire dalla stimolazione della secrezione gastrica che facilita la digestione. Chi soffre di ulcera, gastrite e reflusso gastroesofageo dovrebbe evitare per questo di bere espresso.
Non solo: la caffeina in quantità eccessiva porta a nervosismo, tremori, irritabilità e vertigini oltre che tachicardia. Bambini e anziani non dovrebbero assumere caffè in quantità eccessiva dato che questa sostanza ostacola l’assorbimento e la biodisponibilità di elementi nutritivi essenziali al corpo umano come calcio, ferro, creatina e vitamina B12. Bando al caffè per chi soffre di osteoporosi e anemia, o almeno consumo limitato di questa sostanza.
Tanti sono anche i benefici del caffè, che vanno ben oltre il miglioramento della funzione digestiva. Un consumo regolare di caffè riduce del 25% il rischio di contrarre il diabete di tipo 2 e del 27% il rischio di soffrire di Alzheimer. Altri studi mostrano come il caffè abbia effetti antinfiammatori e sia anche consigliato per evitare l’insorgenza del morbo di Parkinson. (studi dell’Institute for Immunity, Transplantion and Infection).
Infine, la Harvard School of Public Health ha dimostrato come l’assunzione di 2 e fino a 4 caffè quotidiani stimoli la produzione di serotonina e dopamina, diventando una sorta di antidepressivo naturale.
Quando non bere caffè?
Il caffè fa bene, ma non a tutti e in ogni caso è bene non superare le 4 tazzine al giorno. A fare attenzione al consumo di caffè è chi soffre di problemi di cuore, dato che una sola tazzina aumenta il battito cardiaco da 60/80 pulsazioni al minuto a circa 100. In chi è in salute è la condizione ideale per ridurre infarti e attacchi cardiaci e aumentare la capacità di contrazione del muscolo cardiaco, ma chi soffre di malattie al cuore dovrebbe preferire il decaffeinato.
Tra le persone che non devono bere caffè ci sono i soggetti stressati e che soffrono di ansia e nervosismo dato che la bevanda stimola la mente e porta la persona in uno stato di eccitazione da evitare. Anche in questo caso l’ideale è limitare il consumo di caffè o preferire quello decaffeinato, anche se nei soggetti sani la caffeina riduce la formazione delle placche nel cervello responsabili dell’Alzheimer e gli antiossidanti prevengono infiammazioni al cervello e deterioramento delle cellule celebrali.
Anche chi soffre di ipertensione dovrebbe limitare il consumo a 3 tazzine al giorno o preferire il decaffeinato.
Curiosità sul consumo di caffè
Attorno al caffè sono nate leggende e falsi miti e noi di Portioli vogliamo riportare tre curiosità sul consumo di caffè che non tutti conoscono:
- Caffè e perdita di peso: la caffeina stimola il metabolismo basale e aiuta la perdita di peso. Nel dettaglio bere 5 tazzine aumenta il metabolismo del 15% e permette di bruciare da 100 a 500 calorie. Il caffè aumenta anche resistenza e concentrazione durante le performance sportive:
- Caffè e sonno: diverse ricerche scientifiche dimostrano come la caffeina prolunghi il tempo di addormentamento e riduca il numero totale delle ore di sonno con frequenti risvegli notturni causati dalla stimolazione dei centri celebrali della veglia;
- Caffè e studio: 200 ml di caffè corrispondono in chi studia ad un riposino di 20 minuti e la classica tazza di caffè ha quindi un effetto rigenerante sul cervello e aumenta la produttività dello studente. Anche in questo caso basse dosi di caffè assunte con regolarità nel corso della giornata migliorano le capacità cognitive di chi studia e lavora.
In conclusione possiamo dire che, come per ogni bevanda o alimento, il caffè consumato con attenzione e moderazione fa bene a patto di scegliere un prodotto di qualità come quello proposto da Portioli. Buon caffè a tutti!