Gli studi più recenti hanno verificato che un consumo moderato di caffè senza zucchero apporta diversi benefici, sia dal punto di vista psicologico, sia da quello nutrizionale e neurologico. Vediamo quali sono le principali proprietà benefiche del caffè certificate dalla scienza.
Aumenta l’energia e migliora le funzioni celebrali
Da sempre gli atleti consumano caffeina per migliorare le performance sportive prima di una competizione, dato che la caffeina aumenta gli acidi grassi nel flusso sanguigno e permette alle persone di correre e muoversi più a lungo. Per affrontare al meglio una competizione i ricercatori inglesi della Coventry University consigliano di assumere 6 mg di caffeina per chilo corporeo.
Migliora il metabolismo
Da tempo è dimostrato che gli estratti di caffè verde migliorano il metabolismo e aiutano a bruciare i grassi anche senza una dieta specifica. In particolare, il caffè verde non tostato contiene l’acido clorogenico, che scompare dopo la tostatura e porta alla diminuzione dell’appetito e all’aumento della temperatura del corpo. Questo permette un maggior consumo calorico e supporta il dimagrimento. Il consiglio degli esperti è bere integratori a base di caffè verde, dato che la normale tazzina di caffè contiene caffè tostato e meno efficace.
Contiene numerose sostanze nutritive
Tra i vantaggi del caffè c’è anche il fatto che questa bevanda contiene numerose sostanze nutritive, in particolare la vitamina B2 che aiuta il sistema metabolico e mantiene sani nervi, pelle e occhi, e la vitamina B3, necessaria per il corretto funzionamento del sistema nervoso. Il caffè contiene anche vitamina B5 e manganese, oltre che potassio e magnesio.
Il caffè come alleato nella lotta all’Alzhaimer
Un importante beneficio del caffè è dato dalla capacità di contrastare gli effetti degenerativi dell’età sulla mente, mantenendola sana e vigile. I bevitori di caffè hanno il 60% di possibilità in meno di ammalarsi di Alzhaimer o demenza senile e la bevanda riduce del 60% anche il rischio di ammalarsi di Parkinson. Questo effetto è reso possibile dall’inibizione della produzione di beta amyloide nel cervello da parte della caffeina, che evita che si formino placche. Gli stimolanti contenuti nel caffè permettono al corpo di metabolizzare tutte le proteine disponibili.
Perché bere troppo caffè fa male
Tuttavia, il caffè ha anche alcune importanti controindicazioni. Ad esempio, bere troppo caffè aumenta la pressione sanguigna in modo temporaneo generando ansia soprattutto in chi non è abituato ad assumere caffeina. L’effetto tipico del caffè è proprio l’aumento del battito e della frequenza cardiaca, che nei casi più gravi può portare alla fibrillazione atriale. Il fenomeno è tipico dei giovani che assumono grandi quantità di bevande energetiche. Infine, bere caffè aumenta il tempo necessario ad addormentarsi e causa quindi insonnia che, nei soggetti più predisposti, può essere anche la conseguenza di un caffè di troppo bevuto al pomeriggio.
Bere il caffè rende felici? Cosa dicono gli esperti
Lo studio della Harvard School of Public Health dimostra come la caffeina contenuta nel caffè tradizionale stimoli il sistema nervoso centrale e porti all’aumento di sostanze quali serotonina, noradrenalina e dopamina. In altre parole, bere una tazza di caffè aiuta a sentirsi meglio e genera buonumore, come un vero antidepressivo naturale. Tuttavia, per gli effetti collaterali appena visti è consigliabile non bere più di tre o quattro caffè al giorno.
In conclusione sono tanti e autorevoli gli studi che dimostrano come un consumo moderato di caffè aiuti a restare sani, in particolare per quanto riguarda le funzioni cognitive. Oltre a questo il caffè aiuta il dimagrimento e migliora le prestazioni atletiche, ma è importante fare attenzione.
Il consumo eccessivo, come per ogni alimento o bevanda, è nocivo e porta a nervosismo e insonnia, anche se generalmente il caffè è il miglior alleato per la salute fisica e mentale. Come diceva una nota pubblicità, ogni momento è giusto per bere un buon caffè e oggi anche la scienza lo conferma.